Dillinger è mortodi Marco Ferreri by Dome |
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oma.
Un ingegnere che progetta maschere antigas torna a casa dopo il lavoro
in una giornata come tutte le altre. Comincia ad aggirarsi come fosse
un estraneo per le stanze senza fare niente: accende il televisore, proietta
sul muro film in super8 girati in Spagna con la moglie, ascolta vecchie
registrazioni e si prepara una ricca cena. |
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Il film cresce durante la crisi ideologica del '68 ponendosi come punto di riferimento nella filmografia dell'autore quale risposta ideologica nichilista alle domande di una generazione. Basato sui tempi lunghi come se fosse un unico piano-sequenza è un film sul vuoto, sull'erotismo e sul cinema. Il vuoto perché non succede nulla; o meglio, ciò che succede è destinato a ripetersi all'infinito come implicitamente asseriscono la nuova donna incoronata con i gioielli della moglie assassinata, o il finto tramonto/happy end cinematografico che segna l'inutilità della fuga. L'erotismo è ciò che procede dall'insonnia dell'ingegnere: il momento diverso, la cucina, rituale erotico sostitutivo dell'altro, e l'assassinio. |
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Il Cinema è la possibilità di abbandonare il senso; l'immedesimazione
con l'immagine -l'ingegnere che si immedesima e "rivive" i film
in super8 delle vacanze- e il vuoto, l'erotismo e la cucina assieme; Dillinger
è morto recupera le sperimentazioni cinematografiche dall'avanguardia
all'underground diventando uno dei migliori esempi di cinema
antinarrativo, affidato agli stimoli oggettivi e iperrealisti dell'ambiente.
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